NUOVO PATENT BOX

Cos’è

Il Patent Box è un regime opzionale che consente di maggiorare, ai fini delle Imposte sui redditi e dell’Imposta regionale sulle attività produttive, le spese sostenute dall’impresa in relazione a software protetti da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, che siano utilizzati dagli stessi soggetti, direttamente o indirettamente, nello svolgimento della propria attività di impresa.

Come funziona

Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa che siano titolari del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali, ad eccezione delle imprese che determinano il reddito imponibile su base catastale o in modo forfettario. Sono escluse inoltre le imprese in stato di:

  • Liquidazione volontaria
  • Fallimento
  • Liquidazione coatta amministrativa
  • Concordato preventivo senza continuità aziendale
  • Altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, dal codice di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, o da altre leggi speciali
  • Imprese con in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

L’opzione è esercitabile a condizione che siano svolte attività di ricerca e sviluppo, anche mediante contratti di ricerca stipulati con società diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, le cui controllanti o le controllate, ovvero con università o enti di ricerca e organismi equiparati, finalizzate alla creazione e allo sviluppo dei beni immateriali.

L’opzione deve essere comunicata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende optare per il regime. È valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.

Le agevolazioni

La nuova disciplina consente di maggiorare, ai fini delle Imposte sui redditi e dell’Imposta regionale sulle attività produttive, del 110% le spese sostenute nello svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo finalizzate al mantenimento, potenziamento, tutela e accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelati.

Le attività rilevanti ai fini dell’agevolazione sono quelle:

  • Classificabili come ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ai sensi dell’articolo 2 del decreto Mise 26 maggio 2020.
  • Classificabili come innovazione tecnologica, ai sensi dell’articolo 3 del decreto Mise 26 maggio 2020.
  • Classificabili come design e ideazione estetica, ai sensi dell’articolo 4 del decreto Mise 26 maggio 2020.
  • Attività di tutela legale dei diritti sui beni immateriali.

Spese ammissibili

Ai fini della base di calcolo per applicare la maggiorazione del 110%, sono rilevanti le spese sostenute (purché non con società che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa) per:

  1. Personale titolare di rapporto di lavoro subordinato, autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle attività rilevanti.
  2. Quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e immateriali utilizzati nelle attività rilevanti.
  3. Spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività rilevanti.
  4. Spese per materiali, forniture e altri prodotti impiegati nelle attività rilevanti.
  5. Spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione (anche in forma associata), e quelle relative alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.

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